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Didattica


Ai genitori dell’Istituto

Carissimi genitori,

nello scenario mondiale in cui tutti siamo coinvolti, ognuno di noi è chiamato a tirar fuori il meglio di sè per far fronte alla situazione attuale.

In base al primo decreto saremmo dovuti rientrare a scuola il giorno 16 marzo, pertanto con il collegio docenti avevamo predisposto una prima settimana di rinforzo utilizzando il materiale a disposizione dei bambini.


Nel frattempo, ci siamo messi all’opera nel valutare le diverse piattaforme per la didattica a distanza, per la quale non ci si improvvisa. È un momento che accomuna tutto il mondo scolastico e ha permesso un confronto e una condivisione tra scuole a vantaggio di tutti senza protagonismi, considerato il prolungarsi della chiusura al 3 Aprile.


Prima di procedere nella ricerca della modalità, ci siamo interrogati sulle finalità di questa didattica e sull’ effettiva possibilità di applicazione delle nostre famiglie: di tutte, non solo di alcune. Mi sembra importante sottolineare questo aspetto: non possiamo fare scelte che non tengano conto della realtà delle famiglie: chi sta continuando a lavorare, chi lascia i bambini con i nonni o con la baby sitter, chi sta lavorando da casa e deve condividere il pc, chi ha problemi con internet. Non credo di dire cose lontane dalla vostra realtà, faccio esempi che hanno dietro storie di tutti i giorni. La didattica a distanza, viene introdotta, ma senza sconvolgere la vita delle famiglie che in questo momento è già scombinata per gravi motivi.


Inoltre mi preme farvi presente il grado di scuola a cui facciamo riferimento: infanzia e Primaria. Non è scontato, soprattutto quando sento commenti circa confronti con altre scuole.


Pertanto il collegio docenti da giorni studia attraverso corsi online attivati dal Ministero, sperimenta e si confronta sulle opportunità, con l’urgenza di dare una risposta concreta.

Condivido con voi quello che è emerso tra gli obiettivi:

  • raggiungere tutti

  • tenere viva la relazione tra docenti e alunni

  • consolidare contenuti già trasmessi e introdurre brevi contenuti

  • eseguire test ed esercitazioni

  • sviluppare competenze digitali

Il criterio è quello di usare i canali ufficiali e condivisi per la didattica non WHATSAPP.


SITO

Il sito è il canale ufficiale di cui la scuola già dispone e che tutti ormai conoscono: c’è una routine consolidata e la possibilità d’inserire schede. Il calendario sul sito è la mappa del percorso che stiamo seguendo per avere un ordine e una direzione.


Anche l’infanzia accedendo alla propria area riservata, in corrispondenza della sezione specifica potrà trovare il percorso didattico previsto dall'insegnante per la settimana.


PIATTAFORMA WESCHOOL

Accanto al sito inizieremo ad utilizzare la piattaforma WESCHOOL, come strumento di relazione, approfondimento, possibilità di esercitarsi in più. Troverete inseriti brevi video esplicativi, esercitazioni a tempo che possono essere ripetute, link suggeriti dall’insegnante.

Ci stiamo sperimentando insieme a voi nel provare le diverse funzionalità. La video lezione in diretta in questa fascia d’età non è consigliata. I video potranno essere visionati secondo la vostra organizzazione. Certamente è bene creare un ambiente di studio all’interno della vita familiare, per quanto possibile concentrato, un tempo puntuale dedicato alla scuola. Per saperne di più potete visitare il seguente link www.weschool.com


Lunedì 16 marzo nel pomeriggio riceverete l’invito sulla vostra mail che vi permetterà di accedere al gruppo classe registrandovi col nome del bambino e accettando le condizioni per il trattamento dei dati personali.


Le tre sezioni a cui faremo riferimento inizialmente sono:


Wall. Una sorta di mini-social interno al corso, nel quale i docenti potranno inserire commenti e avvisi di ogni genere.


Board. Si tratta del “cuore pulsante” del gruppo. All’interno del Board gli alunni troveranno tutti gli strumenti e tutti i contenuti che il docente ha pensato per loro. Si potranno aggiungere video, file di ogni tipo, mappe e collegamenti diretti ad altri siti web. I contenuti saranno raccolti in maniera tematica all’interno di varie Board, in modo che gli studenti siano facilitati nel trovare il materiale di studio di loro interesse.


Test. Gli insegnanti possono creare test per verificare il livello di apprendimento dei loro studenti. All’interno di un singolo test si possono aggiungere domande a risposta aperta, domande a risposta chiusa, cruciverba, e molto altro ancora


Non abbiate la premura delle verifiche o dei voti, non è prioritario, né fondamentale. Le attività proposte e gli argomenti assegnati saranno considerati programma effettivamente svolto.


Fate riferimento ai rappresentanti e ai coordinatori di classe. Io naturalmente sono a scuola, quindi se avete bisogno potete contattarmi.

Il corpo docente, lavora da casa, con quelle stesse difficoltà che voi sperimentate, ma sta davvero sfidando i propri limiti personali o imposti dalla situazione per il bene comune. Nessuno resta indietro o prosegue per conto proprio, ma ognuno si sta mettendo al servizio della comunità.


Mi permetto di allegare alla presente una riflessione che mi è giunta questi giorni e forse già conoscerete della Psicologa Francesca Morelli, la condivido con voi col desiderio che possa esservi utile.


Con l’occasione vi auguro di riscoprire quello che la materia VITA c’insegna! Quando ormai credevamo di aver imparato bene la lezione ci riporta ad approfondire qualche argomento che forse avevamo tralasciato.


Un saluto affettuoso a voi genitori e in particolare ai nostri bambini, con il desiderio di rivedervi presto.



Ciampino, 14 marzo 2020


La Coordinatrice Didattica

Stefania Vannozzi



Da una riflessione di Francesca Morelli, psicologa

Credo che il cosmo abbia il suo modo di riequilibrare le cose e le sue leggi, quando queste vengono stravolte.

Il momento che stiamo vivendo, pieno di anomalie e paradossi, fa pensare...

In una fase in cui il cambiamento climatico causato dai disastri ambientali è arrivato a livelli preoccupanti, la Cina in primis e tanti paesi a seguire, sono costretti al blocco; l'economia collassa, ma l'inquinamento scende in maniera considerevole. L'aria migliora; si usa la mascherina, ma si respira...

In un momento storico in cui certe ideologie e politiche discriminatorie, con forti richiami ad un passato meschino, si stanno riattivando in tutto il mondo, arriva un virus che ci fa sperimentare che, in un attimo, possiamo diventare i discriminati, i segregati, quelli bloccati alla frontiera, quelli che portano le malattie. Anche se non ne abbiamo colpa. Anche se siamo bianchi, occidentali e viaggiamo in business class.

In una società fondata sulla produttività e sul consumo, in cui tutti corriamo 14 ore al giorno dietro a non si sa bene cosa, senza sabati nè domeniche, senza più rossi del calendario, da un momento all'altro, arriva lo stop.

Fermi, a casa, giorni e giorni. A fare i conti con un tempo di cui abbiamo perso il valore, se non è misurabile in compenso, in denaro. Sappiamo ancora cosa farcene?

In una fase in cui la crescita dei propri figli è, per forza di cose, delegata spesso a figure ed istituzioni altre, il virus chiude le scuole e costringe a trovare soluzioni alternative, a rimettere insieme mamme e papà con i propri bimbi. Ci costringe a rifare famiglia.

In una dimensione in cui le relazioni, la comunicazione, la socialità sono giocate prevalentemente nel "non-spazio" del virtuale, del social network, dandoci l'illusione della vicinanza, il virus ci toglie quella vera di vicinanza, quella reale: che nessuno si tocchi, niente baci, niente abbracci, a distanza, nel freddo del non-contatto.

Quanto abbiamo dato per scontato questi gesti ed il loro significato?

In una fase sociale in cui pensare al proprio orto è diventata la regola, il virus ci manda un messaggio chiaro: l'unico modo per uscirne è la reciprocità, il senso di appartenenza, la comunita, il sentire di essere parte di qualcosa di più grande di cui prendersi cura e che si può prendere cura di noi. La responsabilità condivisa, il sentire che dalle tue azioni dipendono le sorti non solo tue, ma di tutti quelli che ti circondano. E che tu dipendi da loro.

Allora, se smettiamo di fare la caccia alle streghe, di domandarci di chi è la colpa o perché è accaduto tutto questo, ma ci domandiamo cosa possiamo imparare da questo, credo che abbiamo tutti molto su cui riflettere ed impegnarci.

Perchè col cosmo e le sue leggi, evidentemente, siamo in debito spinto. Ce lo sta spiegando il virus, a caro prezzo.


 
 
 

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